Come qualsiasi altro apparecchio dotato di motore, esistono in commercio diverse varianti di avvitatori elettrici. La scelta è ampia da far girare la testa agli appassionati di bricolage e ‘fai da te’, ma anche ai professionisti del settore ingegneristico, architettonico e urbanistico in genere, per non parlare degli artigiani che trovano in questo arnese versatile e performante un partner in grado semplificare molte operazioni fino a ieri manuali. Di seguito, alcune info per restringere il campo e dare una mano per agevolare la scelta del modello giusto, di cui si potrebbe aver bisogno. Corded o cordless? Il termine è simile, ma la differenza è sostanziale. Di solito, i modelli a filo sono dotati di un motore più pesante, che può fornire una coppia più alta e una maggiore potenza.
La ricarica della batteria non sussiste in questi modelli, essendo alimentati a cavo elettrico. Tuttavia, se ci si trova a dover lavorare in una zona isolata sprovvista di prese elettriche potrebbe essere un problema. In confronto, i modelli di avvitatori elettrici a batteria, molto più comuni e leggeri, sono più compatti e semplici da trasportare e utilizzare in spazi ristretti, adatti per una moltitudine di lavori. Certo, potrebbero incontrare delle difficoltà nell’approccio con materiali più duri, ma ormai esistono in commercio dei modelli a batteria particolarmente performanti in grado di assolvere con successo anche al compito più arduo. Che siano a filo o cordless, entrambe le opzioni hanno i loro pro e contro, la scelta dipende dall’area e dal lavoro che si deve fare.
Tuttavia, la tendenza del momento vede in calo le quotazioni dei modelli a filo poiché la tecnologia sta premiando gli avvitatori a batteria, dotandoli di optional e prestazioni in grande spolvero. Se chi legge ha avuto modo di lavorare in un angolo stretto o in uno spazio angusto con un cacciavite, sa quanto possa essere difficile portare a termine il lavoro a mano, di qui la necessità di produrre avvitatori elettrici standard a più posizioni, la cui forma ergonomica ben si adatta anche a spazi minimi. In particolare, gli avvitatori più compatti con punte multidirezionali si adattano meglio ad essere maneggiati anche in punti difficili in confronto a quelli a pistola.